Motus Mentis | Approccio
Lives happen one conversation at a time.
L'approccio che ci accomuna è quello di catalizzare lo sviluppo individuale ed organizzativo operando principalmente sulla consapevolezza, sul focus, e sulle abilità necessarie per gestire con efficacia le proprie strategie mentali e le relazionali interpersonali. La vita accade "una conversazione per volta" e le organizzazioni si sviluppano grazie a persone capaci e desiderosi di condividere aspirazioni, informazioni, strategie, risorse e risultati. L'efficacia relazionale sta alla base di un buon esercizio del management e della leadership ed è essenziale per operare in, e attraverso, i team. Alla base del nostro approccio vi è quindi una grande attenzione ai principi, ai valori, e alle competenze inerenti l'efficacia delle relazioni interpersonali.

"Cerchio" o "Stella"?
Le persone non sono dei 'cerchi perfetti' né si può riempire un ruolo "a tutto tondo". Sarà più utile invece vedere le persone come "stelle"... con aree di abilità "naturali" (i nostri talenti) che vanno scoperte e valorizzate per capire per cosa ciascuno di noi può "spiccare" o "brillare": le nostre aree di potenziale eccellenza. Una volta capite e valorizzate, saranno queste doti naturali a conferire "carattere", efficacia ed autenticità ai nostri stili manageriali e di leadership. Le aree di debolezza rispetto ad un determinato ruolo (sulle quali si tende a concentrare la maggior parte dell'attenzione negli approcci più tradizionali allo sviluppo), vanno "sì" affrontate ma come un "complemento" al lavoro sulle aree di forza. Sulle aree di debolezza si lavora sia attraverso lo sviluppo delle competenze critiche per il ruolo in questione, sia attraverso la delega: preferibilmente a persone i cui talenti o 'aree di forza naturali' siano complementari ai nostri.

Co-makership: ci poniamo non come "consulenti con la risposta in tasca" ma come "co-registi" dello sviluppo desiderato dal cliente, insieme al cliente stesso. Lo affianchiamo, dall'inizio alla fine del processo: dall'analisi delle esigenze alla valutazione dei risultati. Portiamo dall'esterno prospettive, contenuti, esperienze e metodologie complementari a quanto già in suo possesso e cerchiamo insieme la "miscela" giusta per ottenere i risultati desiderati.

"Contagi positivi": il nostro modo di essere coach ha "contagiato" positivamente anche quello di essere formatori e facilitatori, accentuando ancora di più l'enfasi sull'autoresponsabilizzazione dei clienti, il che porta ad un approccio basato su "stimoli e domande" al posto di soluzioni pre-confezionate, affinché il cliente sia il più possibile protagonista di uno sviluppo personalizzato, contestualizzato, generativo di ulteriori sviluppi.

Principi, credenze o "assunti": seguono alcuni dei principi e assunti che sono centrali al nostro approccio e che ci guidano nel nostro lavoro.
  • l'autenticità si "avverte" e le "tecniche", in assenza dei principi da cui derivano, non funzionano
  • l'eccellenza ha le proprie radici nelle attitudini naturali
  • ai fini di una relazione efficace è meglio essere "curiosi" che "nel giusto"